venerdì 5 febbraio 2016

Foival Orsis

Io
Orsis di cognome
Foival di nome
Nulla chiesi
Dal mondo
Che d'essere accettato
E colori che potessero
Modellare i miei sensi
Ma io sprofondo
Nella solitudine
E i colori
Erano pennellate
Di acquerelli,
E il volto dell'Idolo
È profumo di muschio
Che si affievolisce
Ai bordi della mia finestra.
Tutto chiesi
Dal mondo
Eppure di quello che ho
Restano le lacrime
E l'incomunicabilità
E le parole vomitate
Dal profondo dei miei
Occhi.
Foival,
Tu piangi
Senza una spalla
Che sussurri parole
Dolci di nettare,
E le tue lacrime
Scorrono
Nei rivoli dell'indifferenza.
Piangi! Forse
Qualcuno riuscirà
A raccogliere il segreto
Nascosto nelle lacrime;
Chicchi di melograno
sgorgano dalle tue guance. 



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